Togli la cera

“Dai la cera, togli la cera… Dai la cera, togli la cera”. Se ai più giovani questa citazione potrebbe non dire nulla, ai grandi appassionati del cinema degli anni ’80 dirà, probabilmente, molte cose. Avrò visto questo film, forse, un milione di volte e proprio oggi, prima di scrivere questo articolo, mentre riflettevo tra i meandri del mio studio di Monterotondo, ho pensato a quanto potesse essere metafora di una delle ossessioni più comuni: il doc per la pulizia e per il riordino.

Infatti questa frase è stata detta nel film “The Karate Kid” dal maestro Miyagi, che spinge Daniel a passare la cera con la mano destra, e poi a toglierla con quella sinistra, a tutte le auto che possiede. La citazione nasce dal metodo utilizzato da Miyagi, per insegnare il karate a Daniel. Il maestro accetta di svelare al giovane i segreti orientali della arti marziali, purché non contesti il suo metodo di insegnamento ed esegua “i suoi ordini” senza fare domande. Prevedibilmente, però, il giovane Daniel, pur portando a termine tutti i compiti assegnati da Miyagi, comincia a nutrire dei dubbi su quanto stia facendo, con mansioni che sembrano ben lontane dall’imparare le mosse di karate.

Questo senso di smarrimento spesso viene provato da chi ha l’ossessione per la pulizia e per il riordino. La differenza con l’esempio cinematografico di prima è che la persona che manifesta questi “sintomi” sa perfettamente che nessuno la costringe a fare determinate cose, ma che è lei stessa a sentirsi obbligata a mettere in atto certi comportamenti.

Lo scopo è quello di ridurre o prevenire l’ansia, di mantenere un controllo sulle proprie emozioni controllando l’ordine esterno. Quindi pulire e riordinare seguendo degli schemi puntigliosi, è un modo per mettere un certo ordine dentro se stessi. 

Cosa accade quando si ha l’ossessione per la pulizia e per il riordino?

Le caratteristiche principali del disturbo ossessivo compulsivo sono l’irrefrenabilità, l’inevitabilità e la ritualità. I  rituali, infatti, vengono solitamente eseguiti sempre nello stesso modo, senza variazioni, che scatenerebbero forte ansia. Inoltre nel tempo questi rituali finiscono per occupare l’intera giornata di chi li mette in atto, ragion per cui alcune persone smettono persino di andare a lavorare invalidando del tutto la loro vita.

L’impulso di pulire può essere vario, a volte va “a sensazione”, cioè la persona continua a pulire fino a quando non “sente” che è a posto così. A volte invece più si pulisce, più si ha bisogno di pulire, ma in ogni caso una cosa è certa: chi ha quest’ossessione non può evitare di mettere in atto questi comportamenti rigidi e fissi, finendo per divenire sempre più ripetitivo, rigido e aggressivo con sé e con gli altri.

Come si supera l’ossessione per la pulizia e per il riordino?

Potrebbe essere utile la storia dei futuri re, gli eredi al trono, che erano spesso soggetti ad aggressioni da parte dei traditori e che ormai erano diventati immuni a tutti i veleni esistenti. Fin dalla più tenera età, infatti, venivano sottoposti a piccole dosi di veleno. Ogni giorno la dose veniva aumentata fino a che non arrivava il giorno in cui il futuro re diventava totalmente immune al veleno, e nessun tipo di pozione poteva ucciderlo, neanche se fosse stata versata nel suo calice da un traditore. 

Sulla base di questa saggezza, al fine di diventare immuni del tutto a qualcosa, e poter avere controllo su di essa, non la si deve evitare o prevenire, ma al contrario la si deve prendere e sopportare a piccole dosi, finchè arriva il giorno in cui non avrà più alcun effetto su di noi. Per questo sei hai l’ossessione da pulizia e da riordino ti offro questo piccolo suggerimento:

“Vorrei che tu provassi questo piccolo esperimento, seguendo l’idea che un pò di disordine aiuta a mantenere l’ordine… Ogni giorno devi deliberatamente toccare qualcosa di sporco con il dito, qualcosa che tu sai essere sporco, poi tieni il tuo dito insudiciato per 5 minuti, non un minuto di più, non uno di meno. Una volta che i 5 minuti sono trascorsi, sei libero di lavarti le mani nel modo che preferisci, proprio come vuoi… ma per 5 minuti, non uno di più non uno di meno, devi tenere il dito sporco… 5 volte per 5 minuti al giorno…”.

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Buon vento 😉

Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Terapie Brevi

Terapia a Seduta Singola

Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE

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