Un ex è per sempre

“Non ce la faccio, sembra impossibile liberare la mente dal suo costante pensiero”, mi racconta questo M. agitandosi sulla poltrona del mio studio di psicologo a Monterotondo, poi guarda fuori dalla finestra, con lo sguardo pieno di tristezza e di speranza e dice: “Ma due ex possono diventare amici?”.

Se anche tu come M. ti ritrovi a scrivere messaggi, a contare le chiamate, a continuare ad arrovellarti sui momento trascorsi insieme e a controllare i post e le foto sui social, ma soprattutto se ti sei chiesto se due ex possono diventare amici, allora questo articolo è per te!

La parola ex viene dalla preposizione latina, che significa: “fuori di o fuori da…”. Quando una relazione finisce, infatti, la persona con cui abbiamo trascorso una parte della nostra vita diviene un “ex”. Ma come ci si comporta con un “ex”?

Cosa resta di un ex?

A volte i rapporti con l’ex restano talvolta inevitabili. Soprattutto in caso di lunghe relazioni la condivisione può riguardare oggetti, la stessa casa, gli stessi animali domestici.

Le cose si complicano quando in comune si hanno amicizie, con cui da tempo si condivide tempo libero o vacanze o addirittura l’ ambiente lavorativo e quindi la quotidianità. In questi casi è ancora più importante, anche per la tutela della propria serenità di quella altrui, non inquinare questi rapporti con dinamiche che possono portare gli altri a schierarsi a favore dell’uno o dell’altro o, peggio ancora, da fungere da mediatore trai due, o addirittura da “filtro” che fa avere informazioni sull’altro e su eventuali nuove relazioni.

In alcuni casi è possibile che l’ex diventi un vero amico. Ma questa decisione deve essere valutata con estrema cautela. L’ex è una persona con cui hai condiviso una forte intimità, perciò prima di fare ciò è necessario spostare l’ investimento affettivo, rielaborare rabbia e aspettative. Una volta superate le oscillazioni tra idealizzazione e svalutazione, tra rabbia e sensi di colpa, tra fantasie di vendetta e riavvicinamento, sarà possibile ricostruire una nuova immagine dell’ex, con luci e ombre. Questo consente di creare una nuova relazione, che tiene comunque conto della complicità nata dal tempo passato insieme, ma che è spogliata dalle intensità, dalle peculiarità e dell’intimità tipiche della relazione amorosa, solo in questo modo l’amore può divenire amicizia.

Andare avanti per lasciare indietro: come dimenticare l’ex a piccole dosi 

Quando invece non è possibile costruire un legame di amicizia, è opportuno imparare a gestire la situazione. Inizialmente il ricordo di voi busserà prepotentemente alla porta del tuo cuore e ciò ti farà sentire il bisogno di avere di nuovo un contatto con quella persona. In realtà, il problema principiale non sono i ricordi in sé ma come tu li vivi. Più desideri cacciarli e li consideri negativamente è maggiore sarà la possibilità di prestare loro attenzione. E lo stesso meccanismo vale se cerchi di frenare la pulsione di avere nuovamente un contatto con il tuo ex. Infatti non ti chiedo di frenare quell’impulso, ma di cercare di rimandare quell’istinto di mandare messaggi e controllare qualsiasi cosa abbia scritto il tuo Ex, ad un momento successivo. Rimanda anche l’urgenza di monitorare ogni suo aggiornamento sui social network. Nel frattempo focalizza la tua attenzione verso un’attività alternativa, ad esempio naviga nel web, gioca con un video game, scrivi una e-mail, riordina i cassetti… Fallo per un periodo superiore a quanto riesci già a resistere, prima di riavvicinarti. Allunga ogni giorno di un po’ i tempi del rimando

Un’altra alternativa è quella di cercare di ridurre il numero dei messaggi che mandi al tuo ex quotidianamente. Puoi cominciare poco alla volta, ma devi andare sempre a scalare.

Inoltre, presta attenzione alle circostanze nelle quali ti trovi più incline a cedere alla tentazione di ricontattare il tuo Ex. Succede più spesso quando sei fuori o quando stai con gli amici? Quando ti trovi al lavoro? Quando sei solo/a a casa? Quando bevi un bicchiere di vino? Tieni nota mentalmente delle occasioni nelle quali l’urgenza si fa più intensa. Fatto ciò, prevedi ed anticipa le tue stesse mosse e fai del tuo meglio per focalizzarti su un’attività alternativa, o per rimandare l’urgenza o resisterle.

E quando le “ossessioni” o le “compulsioni” si fanno più pressanti, scrivi i tuoi pensieri, esattamente per come sono. Se i pensieri sul tuo Ex sono ripetitivi, scrivili, anche se dovessi ritrovarti ad annotare venti volte la stessa cosa. Non condividere con nessuno ciò che scrivi e fallo con carta e penna, non digitando, ma soprattutto non rileggendo quello che scriverai.

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Buon vento 😉

Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Terapie Brevi

Terapia a Seduta Singola

Psicologo Online

Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE

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