Liberi da che cosa

“Non voglio più sentire questo peso”, “Voglio essere libero”, “Voglio leggerezza”. Sono queste le frasi, che spesso mi dicono le persone, durante le sedute nel mio studio di Monterotondo oppure online.

Libertà da un sintomo, da una persona, da un trauma, da un ricordo, da un amore… Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito questo bisogno. Anche l’etimologia latina ce lo dice, la parola libertà deriva dal lemma latino libertas e fa riferimento all’essere libero, ovvero essere senza costrizioni. Infatti, a primo impatto, se si pensa alla libertà, ci si concentra sulla possibilità di stare o agire senza alcun vincolo, specialmente fisico, o senza alcuna imposizione dall’esterno. 

In realtà la libertà ha un significato molto più profondo, che non si coniuga con la semplice idea di essere da soli su un’isola deserta. Forse ti sarà capitato molte volte, di essere completamente solo, ma di non sentirti libero, oppure di vivere incastrato in una quotidianità stretta e scomoda, ma di sentirti libero. Quindi la libertà non è solo una condizione fisica e di circostanza, ma è una condizione mentale, una sensazione, un’emozione, un vissuto interiore.

La libertà non ha prezzo, ma valore

Ma come ci si rende conto di voler essere liberi? Pietro Calamandrei direbbe: “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”. Infatti troppo spesso diamo per scontato la libertà, e proprio quando accade qualcosa che ci limita nel nostro essere liberi che ci rendiamo conto di quanto sia importante avere il proprio spazio e la possibilità di scegliere per sé.

Ti faccio fare un piccolo salto con la mente: Marzo 2020. Lockdown. Te lo ricordi? Pandemia, da un giorno all’altro, ci hanno chiuso in casa, lasciandoci in un isolamento difficile da accettare. Anche le cose di cui ci lamentavamo ogni giorno hanno assunto sapore di libertà e le bramavamo più di ogni altra cosa.

L’esortazione è quindi cercare di assaporare la libertà nelle cose della vita quotidiana anche quelle più scontate.

Le regole della libertà

Tuttavia ci sono delle regole per seguire la libertà ed anche se parlare di limiti quando si descrive la libertà sembra un paradosso. Eppure, per essere liberi ci devono essere dei vincoli. Strano, vero?

Una delle prime regole è quella di imparare a pensare con la propria testa e liberarsi del giudizio degli altri. Questo non vuol dire essere scortesi, arroganti o egoisti, ma essere sicuri di sé, in grado di comprendere cosa è giusto e cosa no per se stessi, fare le proprie scelte e sentirsi autorizzati a esprimere la propria opinione. Il giudizio degli altri, o la paura del loro giudizio limita la libertà di pensiero e pone in una “prigione” in cui ci si sente sempre in difetto, non adeguati e capaci.

Ma proprio perché quando vogliamo sentirci liberi non dobbiamo compiere una scelta scortese, arrogante o egoista, dobbiamo rispettare un’altra regola: ricordare che anche la libertà degli altri deve essere tutelata.
Per questo la libertà ha delle regole. Prova a pensare ad una realtà priva di regole in cui ognuno fa quello che vuole, inevitabilmente regnerebbe il caos e non vi sarebbe più alcuna possibilità di essere libero, nascerebbero fisiologicamente conflitti e criticità. Questo in qualche modo ci dice che la nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri.

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Buon vento 😉

Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Terapie Brevi

Terapia a Seduta Singola

Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE