Succede ad un mio caro amico che…

Argomento spinoso, parecchio. Di quelli sussurrati, spesso introdotti dalla classica frase:

a un mio caro amico succede che …”.

 

E va bene, facciamo che succede al tuo amico, che ti è particolarmente caro; quindi non avrai alcuna difficoltà a consigliarlo di leggere questo articolo.

Mario, o Giovanni, e pure il cugino Enrico, hanno problemi d’erezione. Succede, dicono! Ma siccome a te mai è capitato, che dire loro? Di stare tranquilli, che è normale? E che ne sai! In trent’anni di onorata carriera sessuale non una sola cilecca!

Il tuo amico Mario sono sei mesi che non ha rapporti con la moglie? E allora cerchiamo di dare una mano a Mario e consorte! In fondo a cosa servono gli amici?

Riferisci a Mario che innanzitutto è bene che si accerti di non avere problemi di carattere fisico; ma già questo lo sapeva e ti ha comunicato che, “nonono, è tutto a posto”. Bene, allora è un problema che parte dalla mente. Già, che sciocco! È per questo che tu lo racconti a me!

 

Sono pronto a scommettere che pure tua moglie conosce la storia per filo e per segno, naturalmente  perché glie l’ha raccontata l’amica, la moglie di Mario! Quindi non sarebbe male fare una chiacchierata pure con lei, tanto per avere un quadro più completo. Non essendo possibile trattare con i diretti interessati, è chiaro che più notizie si hanno meglio è!

Bene, partiamo da una considerazione molto generica, che può incuriosire pure te, che sei totalmente estraneo al problema, un po’ come si fa con i bambini quando si mostra loro l’ape che svolazzando impollina.

Osserviamo il mondo intorno a noi (dì a Mario che faccia parecchia attenzione!) e poniamoci una domanda: esiste l’impotenza nel mondo animale? La risposta è no, a meno che si tratti di un problema fisico.

I nostri fratelli non umani sembrano vivere un meccanismo perfetto: corteggiamento,  accettazione/eccitazione, rapporto.

Il fatto è che loro non hanno di sicuro i problemi quotidiani che affliggono Mario. E inoltre … non vanno al bar, non giocano a calcetto, e soprattutto le loro signore non spettegolano su quello che succede in camera da letto!

Osserviamoli. Confesso che talvolta provo quasi un senso di compassione per loro! Nel mondo maschile non umano è tutto un tripudio di penne, criniere, colori sgargianti, corna (che a differenza nostra sfoggiano con orgoglio). Prendiamo l’esempio del pavone; il poveretto si dà talmente da fare, malgrado l’indifferenza granitica della signorina pavona, che se poi al momento buono andasse in bianco sarebbe veramente uno smacco, “ma come? Sono due ore che mi perseguiti sventolando la coda e gonfiandoti come un pallone e poi mi liquidi con un – pazienza, sarà per la prossima volta? –”.

Noi uomini invece, relegati da secoli  nell’anonimato di giacche grigie e cravatta o jeans e maglietta, riponiamo nell’atto sessuale vero e proprio tutto lo sforzo di dimostrare la nostra invincibile potenza. E qui casca l’asino … e non solo quello!

Che non abbiano torto le donne quando ci accusano di ragionare solo con quello che si cela dietro alla cerniera dei calzoni? Certamente esagerano, però dobbiamo onestamente ammettere che una certa ossessione ce l’abbiamo. Dimensioni, prestazioni, durata … chi di noi è esente da questo tormento?

La causa però sono sempre loro, le donne, che sin da quando siamo piccolini, travestite da mamme amorevoli, sbandierano a mezzo mondo l’enormità dei nostri infantili attributi, ridacchiando felici mentre ci sfilano il pannolino. E così ci ritroviamo, un po’ più grandicelli, a fare a gara nelle docce del dopo partita, per consolidare siffatta fama.

 

 

 

Nel nostro mondo le code multicolore le sventolano le femmine, e questo in molti “Mario” provoca un’ansia da record.  Oltretutto abbiamo la granitica convinzione che l’universo femminile, quando si raccoglie in quel misterioso mondo fatto di risatine, ammiccamenti, abbracci consolatori, non faccia altro che spifferare dettagli del nostro prezioso “io basso e profondo”, e quando ci rivolge quell’occhiata che vuole sembrare dolce ma in realtà è sarcastica e  patetica, sappia già tutto di noi: quante volte, per quanto tempo, come, dove, com’è.

 

A Mario non sfiora neppure l’idea che in effetti quel “quante volte, per quanto tempo, come, dove, com’è” riguarda in realtà ben altro:

  • quante volte le ha detto “ti amo”,
  • per quanto tempo ha resistito guardando un pallosissimo film mentre c’era la finale di Champions,
  • come la guarda quando cambia pettinatura,
  • dove la porterà a festeggiare il loro anniversario,
  • com’è dolce quando gioca con i bambini.

Il fatto è che se Mario, e tutti gli amici di amici come Mario, cercassero di capire un po’ di più i reali desideri delle loro donne, una buona fetta di problemi relativi alla vitalità dei loro attributi scomparirebbe come d’incanto.

E su quest’onda, … via con lo scioglilingua:

tua moglie mi ha detto che l’amica (la moglie di Mario) le ha detto di dirmi di dirti di dire a Mario … che baratterebbe volentieri cinque minuti di prestazione da medaglia d’oro con anche la metà del tempo in carezze e attenzioni. Ed è pronta a giurare che nella calma che le sue braccia sanno creare anche ciò che appare morto comincerebbe a dimostrare segni di vita!

Ho scherzato, è chiaro, ma anche se in chiave ironica quest’analisi calza abbastanza sui problemi dell’amico Mario.

Per quanto invece riguarda Giovanni e il cugino Enrico le problematiche vanno affrontate in modo diverso. In fondo è così, tanti amici, tanti problemi differenti…

Possono intervenire cause molteplici, quali

  • la mancanza di desiderio,
  • l’ossessione per alcune pratiche sessuali estreme magari non condivise dalla partner,
  • lo stress per una situazione di tensione,
  • una scarsa o esagerata autostima,
  • persino talvolta il troppo amore o l’eccessivo desiderio.

 

 

Non so, dovrei conosce qualche cosa in più di loro. Tu comincia col riferire che di impotenza psicologica si guarisce, e che il percorso non è né lungo né difficile. Certo che se venissero di persona sarebbe meglio!

Buon vento … e salutami Mario, Giovanni e il cugino.

 

 

 

 

 

 

Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Terapia breve

Terapia a Seduta Singola

CONSIGLI DI LETTURA:

Nardone G. (2015), Quando il sesso diventa un problema, Ponte alle Grazie

 

 

 

 

 

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