Oltre i confini

I confini personali sono le linee emotive, fisiche e psicologiche che una persona stabilisce per proteggere il proprio benessere e la propria integrità. Si tratta di limiti che definiscono ciò che una persona è disposta ad accettare o meno nelle relazioni con gli altri, sia a livello fisico che emotivo. 

Questi confini servono a garantire che una persona possa mantenere il controllo sulla propria vita, senza sentirsi sopraffatta dalle aspettative, dalle richieste o dai comportamenti degli altri. 

Molte delle persone che richiedono il mio supporto, presso il mio studio di Monterotondo oppure online, mi parlano di confini.

Perché spesso una persona che non riesce a mettere dei confini personali si trova in difficoltà nel proteggere il proprio spazio emotivo, fisico e mentale. Può sentirsi costantemente sopraffatta dalle richieste degli altri, sia che si tratti di amici, familiari o colleghi. Tende a dire “sì” anche quando vorrebbe dire “no”, temendo di deludere gli altri o di sembrare egoista. Potrebbe non sentirsi a suo agio nell’esprimere i propri bisogni o desideri, lasciandosi travolgere da quelle degli altri. 

E questa difficoltà a stabilire confini può portare a sentirsi esausti, ansiosi, o frustrati, poiché non c’è spazio per la cura di sé o per le proprie priorità.

Perché i confini sono importanti?

Innanzitutto i confini personali possono riguardare vari aspetti:

Confini fisici: Riguardano lo spazio personale, come il diritto di non essere toccati senza consenso, di decidere con chi e quando condividere il proprio corpo, o di avere il proprio spazio privato.

Confini emotivi: Riguardano la gestione delle emozioni e il diritto di sentirsi liberi da manipolazioni emotive. Ad esempio, sapere quando dire “no” a richieste che ci fanno sentire ansiosi, stressati o sottomessi, oppure il diritto di non essere coinvolti in conflitti emotivi altrui.

Confini psicologici: Riguardano la protezione dei propri pensieri, opinioni e credenze. Significa sapere quando fermarsi per non dover giustificare ogni propria scelta o decisione, e poter esprimere i propri bisogni senza sentirsi giudicati o inadeguati.

Confini sociali: Riguardano il tipo di relazioni che una persona sceglie di avere e come stabilisce il proprio spazio nei contesti sociali. Implicano la gestione della propria energia sociale, ad esempio scegliendo di non partecipare a eventi che non si desiderano o di prendere una pausa quando si è sopraffatti.

Quando si vogliono far rispettare questi confini ci si sente costantemente in conflitto, lottando tra il voler accontentare gli altri e il desiderio di proteggere se stessi. Le relazioni, in questo caso, rischiano di diventare sbilanciate, con la persona che dà senza ricevere in egual misura, il che può portare a sentimenti di risentimento e disillusione.

In generale, si potrebbe sembrare molto empatici e disponibili, ma dentro di sé si potrebbe sentire un vuoto, perché non si riesce a trovare l’equilibrio tra il prendersi cura degli altri e di sé stessi.

Come superare la difficoltà di mettere i confini con gli altri

Anche se tutti sappiamo che mettere confini non significa essere duri o indifferenti, ma stabilire dei limiti sani che ci permettano di essere rispettati e di rispettare noi stessi, per molti, questo può risultare estremamente difficile. Le ragioni sono diverse:

Paura del conflitto. La paura di generare conflitti è una delle principali cause che impediscono di mettere confini. Molti temono che dire “no” o esprimere i propri limiti possa scatenare una reazione negativa o allontanare le persone a cui vogliono bene.

Desiderio di piacere agli altri. Molti hanno un forte bisogno di approvazione esterna. Questo desiderio di compiacere gli altri può spingere a sacrificare il proprio benessere per non sembrare egoisti o indisponibili.

Bassa autostima. Le persone che faticano a stabilire confini spesso hanno difficoltà a riconoscere il proprio valore. Non sentirsi meritevoli di rispetto o di tempo per sé stessi rende difficile dire “no” o esprimere i propri desideri in modo chiaro.

Modelli familiari e culturali. Molti crescono in ambienti in cui i confini non sono mai stati rispettati o, al contrario, dove era necessario sopprimere i propri bisogni per mantenere l’armonia familiare. Questi modelli si riflettono poi nelle dinamiche adulte.

Ma a prescindere dalla causa, non stabilire confini chiari porta inevitabilmente a una serie di conseguenze emotive e psicologiche. 

Quando non diciamo mai “no”, finiamo per sovraccaricarci di compiti, richieste e responsabilità, esaurendo la nostra energia emotiva e mentale. Annullando i nostri bisogni per gli altri, finiamo per sentirci trascurati, non apprezzati e talvolta sfruttati, il che può portare a sentimenti di rabbia e frustrazione verso le persone che non rispettano i nostri limiti.

Pertanto il primo passo per stabilire confini sani è essere consapevoli dei propri bisogni, desideri e limiti. Se non li riconosciamo, non possiamo comunicarli agli altri. Prendersi del tempo per riflettere su cosa ci fa sentire a nostro agio e cosa ci fa sentire sopraffatti è essenziale. Inoltre la chiarezza è fondamentale. Non basta dire “no”, è importante spiegare le proprie ragioni in modo fermo ma gentile, senza sentirsi obbligati a scusarsi o a dare troppe spiegazioni.

Solo quando impariamo a rispettare noi stessi, possiamo veramente creare relazioni equilibrate e autentiche con gli altri. Se ti senti sopraffatto o incapace di mettere confini, ricorda che è un percorso che vale la pena intraprendere per te stesso, per il tuo benessere e per le persone che ti circondano.

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Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Terapie Brevi

Terapia a Seduta Singola

Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE