Sei sempre in corsa. Anche quando il tuo corpo è fermo, la tua mente continua a macinare pensieri su pensieri, come un motore acceso che non conosce pausa. Ti svegli già in tensione, come se la giornata ti fosse caduta addosso prima ancora di iniziare. Il cuore batte un po’ più veloce, i muscoli delle spalle sono rigidi, la mandibola spesso serrata.
Hai la sensazione di non avere mai abbastanza tempo, anche se corri tutto il giorno. Ogni piccolo imprevisto – una mail, una richiesta, un contrattempo – ti fa sentire al limite. A volte ti sembra di respirare solo a metà, come se l’aria non bastasse.

Il sonno non è più un rifugio: ti addormenti con fatica, oppure ti svegli nel cuore della notte con la mente già impegnata a risolvere problemi che non hanno ancora forma. Ti irriti facilmente. Ti dimentichi le cose. E anche quando tutto sembra andare bene, dentro di te aleggia quella sensazione scomoda, come una nube incombente: “Ce la farò davvero?”
Eppure, continui. Tiri avanti. Perché non sai fare diversamente. Ma dentro di te – forse in fondo, forse molto vicino – senti che qualcosa deve cambiare. E senti anche che potresti farcela.
Molte persone che si rivolgono a me, nel mio studio a Monterotondo oppure online, mi parlano di stress. Lo stress è ormai un compagno di viaggio fin troppo presente nelle nostre vite. Ritmi frenetici, richieste continue, relazioni complesse e una connessione costante ai dispositivi digitali ci pongono davanti a una sfida continua: come restare centrati in mezzo al caos?
Cos’è lo Stress e Come Influenza la Nostra Mente
Lo stress è una parola che rimbalza nelle nostre giornate come un’eco stanca. Lo pronunciamo spesso con un sospiro, come se bastasse nominarlo per alleggerirne il peso. Ma lo stress non è solo un nemico da combattere: è un messaggero silenzioso che ci racconta storie intime, a volte dimenticate, sul nostro modo di abitare il mondo.
Nella sua essenza, lo stress nasce quando la vita ci chiede più di quanto sentiamo di poter dare. È l’anima che tira il fiato troppo in fretta, il corpo che stringe i denti mentre il cuore vorrebbe rallentare. Ma non è sempre negativo. Esiste uno stress che ci sveglia, che ci rende vigili, che ci prepara a rispondere alle sfide. È il “distress” – lo stress che ci consuma – a chiederci ascolto.
Sotto la superficie di un’ansia che cresce o di un fastidio allo stomaco, si nascondono emozioni più profonde: la paura di non farcela, il bisogno di controllo, il desiderio di essere all’altezza. Lo stress ci parla in mille linguaggi: insonnia, irritabilità, vuoti di memoria, battiti accelerati. Ma siamo stati educati a ignorarlo, a procedere nonostante tutto, come se rallentare fosse una colpa.

Eppure, prendersi cura di sé è un atto rivoluzionario. Significa riconoscere i propri limiti senza vergogna. Significa dare spazio al respiro, non solo a quello fisico, ma anche a quello emotivo. Lo stress ci insegna che non siamo invincibili, ma nemmeno soli.
In psicologia, si parla spesso di “coping”: le strategie che adottiamo per fronteggiare la pressione. Alcuni fuggono, altri reagiscono, altri ancora cercano di controllare ogni dettaglio. Ma la via più sana è spesso quella più semplice e disarmante: fermarsi, ascoltare, accogliere.
C’è una poesia nello stress, se impariamo a leggerla: è il corpo che chiede presenza, è la mente che cerca tregua, è l’anima che desidera connessione. In un mondo che premia la produttività, scegliere la gentilezza verso sé stessi è un atto di coraggio.
Imparare dallo stress
Imparare dallo stress significa trasformare un’esperienza apparentemente negativa in una fonte di consapevolezza e crescita. Lo stress, infatti, è come un campanello d’allarme: non viene per punirti, ma per segnalarti qualcosa che non va o che sta cambiando.
Ecco alcuni modi concreti per imparare dallo stress:
1. Ascoltare il corpo e le emozioni. Il corpo è il primo a parlare quando qualcosa ci sovrasta: mal di testa, tensioni muscolari, stanchezza cronica. Le emozioni — come irritabilità, tristezza, ansia — sono messaggi che ci indicano dove stiamo forzando troppo. Imparare a riconoscere e rispettare questi segnali è il primo passo verso una relazione più sana con sé stessi.
2. Capire i propri limiti. Lo stress ci mostra fin dove possiamo arrivare senza farci del male. Invece di viverlo come un segno di debolezza, possiamo leggerlo come un invito a proteggerci, a dire qualche “no” in più, a chiedere aiuto. Accettare i propri limiti non è arrendersi, ma conoscersi.

3. Indagare le cause. Spesso lo stress non nasce solo dagli eventi esterni, ma anche da aspettative irrealistiche, dalla paura di fallire, dal bisogno di approvazione. Fermarsi a riflettere sul “perché”, secondo noi, ci stressa qualcosa può portare alla luce temi interiori irrisolti che vale la pena affrontare.
4. Sviluppare resilienza. Ogni volta che superiamo un momento difficile, costruiamo dentro di noi una mappa emotiva più ricca. Impariamo che possiamo affrontare l’incertezza, che possiamo cadere e rialzarci. Questa è la resilienza: non essere invulnerabili, ma saperci adattare e trasformare attraverso l’esperienza.
5. Creare uno stile di vita sostenibile. Lo stress ci spinge a chiederci: sto vivendo come desidero? Sto rispettando i miei bisogni?. A volte è proprio grazie a una crisi che cambiamo direzione, che scegliamo di semplificare, di rallentare, di fare spazio a ciò che conta. In questo senso, lo stress può diventare un maestro scomodo ma prezioso.
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Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE