“A volte mi fermo e mi chiedo chi sono davvero, sento così tante aspettative, che la vita sembra mettermi addosso. Non mi sto lamentando, no. So che molte di queste sfide sono anche il frutto della libertà che ho conquistato, della possibilità di essere chi voglio essere, di scegliere le strade che desidero percorrere. Ma ci sono giorni, più di quanto vorrei ammettere, in cui sento il peso di tutto. Mi sento come se stessi camminando su una linea sottile tra quello che mi viene richiesto di essere e quello che sento di voler essere.
La libertà di oggi mi dà un’incredibile forza, ma mi fa anche sentire una pressione costante. Ogni scelta, ogni passo che faccio, ha il suo peso. Ho questa sensazione di dover essere sempre perfetta, in ogni ruolo che ricopro: quella che ha successo nel lavoro, quella che è presente per gli altri, quella che non perde il controllo. Eppure, quante volte ho pensato che sarebbe bello potermi semplicemente fermare, fermarmi davvero, senza sentirmi in colpa?
La maternità, la carriera, le amicizie, il mio corpo che cambia e che, a volte, non mi segue più come vorrei… Mi trovo a riflettere su quante volte mi sono sentita giudicata, o peggio, su quante volte ho giudicato me stessa. Le immagini che vedo sui social, i messaggi che mi arrivano da ogni parte, mi fanno sentire che devo fare di più, sembrare di più, essere di più. E mi chiedo: ma più di cosa?

Sono cresciuta con l’idea che tutto sia possibile se ci metti impegno. E credo ancora che sia vero, ma a volte mi sembra che l’impegno richiesto sia davvero troppo. Mi sento sempre in corsa, sempre un passo indietro rispetto a un mondo che non si ferma mai. Ma questo è il prezzo della libertà, no? La libertà di scegliere, di agire, di cambiare, ma anche il peso di tutte quelle scelte che, a volte, mi lasciano stanca, incerta.
Mi guardo allo specchio e vedo una donna che ha fatto tanto, che ha avuto successo in molte cose, ma che ancora si chiede se sia abbastanza. Abbastanza per chi? Abbastanza per me stessa? Eppure, se c’è una cosa che ho imparato, è che la risposta non arriva mai dall’esterno. La risposta, quella che davvero conta, deve venire da dentro, e ogni giorno cerco di ricordarmi che è nella mia autenticità, nelle mie imperfezioni, che trovo la forza per andare avanti.
Perché, forse, la verità è che non voglio essere perfetta. Voglio solo essere me stessa. E questa, in fondo, è la vera sfida: accettarmi, amarmi, e vivere una vita che sia veramente mia, anche quando sembra che il mondo cerchi di dirmi cosa dovrei essere”.
E’ così che si sentono molte donne nel 2025, nonostante le conquiste, nonostante l’emancipazione, nonostante le vittorie sugli stereotipi e sui pregiudizi, perché purtroppo sembra che davanti ad ogni nuova conquista si apre sempre una nuova strada da percorrere, sulla quale le insicurezze e le fragilità passate non abbandonano mai completamente le donne.
Come sono cambiate le donne?
La psicologia delle donne è un campo che ha attirato sempre più attenzione negli ultimi decenni, non solo per comprendere meglio le dinamiche che caratterizzano il mondo femminile, ma anche per abbattere stereotipi e pregiudizi che a lungo hanno influenzato la percezione di ciò che significa essere donna. Le donne sono spesso state osservate attraverso il prisma delle differenze di genere, ma la psicologia contemporanea ci offre una visione più complessa e sfaccettata, che prende in considerazione fattori biologici, psicologici, sociali e culturali.
Sono molte le donne che si rivolgono a me, nel mio studio a Monterotondo oppure online, e mi parlano di quanto sia difficoltoso essere donna (anche e soprattutto nel 2025).
Vivere nel 2025 come donna può significare un’esperienza estremamente complessa, ricca di opportunità ma anche di sfide uniche, che variano a seconda del contesto sociale, economico e culturale in cui la donna si trova. Il mondo di oggi è diverso da quello di solo dieci anni fa, e la tecnologia, i cambiamenti sociali e le nuove aspettative hanno un impatto profondo sulle esperienze quotidiane.
Molte donne nel 2025 possono sentire più empowerment che mai, infatti c’è sempre più una crescente visibilità delle donne in tutti i settori (dalla politica al business, dall’arte alla scienza), molte donne si sentono più libere di perseguire i loro sogni e obiettivi. Il concetto di “empowerment femminile” ha assunto una risonanza più forte e molte donne oggi sono consapevoli della propria forza e delle opportunità che possono esplorare.
C’è una sensazione diffusa di voler abbattere i vecchi stereotipi e di combattere per un mondo più equo. Le donne stanno facendo passi avanti nella scienza, nella politica, nell’imprenditoria, e in molti altri settori. C’è un senso di fiducia nelle potenzialità individuali e collettive, e molte donne si sentono capaci di plasmare il futuro che desiderano.

Tuttavia, però, nonostante i progressi, le donne continuano a essere soggette a pressioni costanti. La bellezza, la maternità, la carriera e la performance sociale sono tutti ambiti in cui molte donne si sentono sotto costante osservazione e giudizio. La ricerca dell’equilibrio perfetto tra lavoro, vita familiare e benessere personale può far sorgere sensazioni di frustrazione e stress, in particolare quando le aspettative non si allineano con la realtà quotidiana.
Inoltre le relazioni interpersonali, sia romantiche che familiari, sono complesse e in continua evoluzione. Le donne nel 2025 sono sempre più consapevoli delle dinamiche di potere nelle relazioni e spesso cercano partner che rispettino l’uguaglianza e la reciprocità.
Le donne oggi sono più consapevoli dei propri diritti e delle loro opportunità, che devono difendere. Tuttavia, c’è ancora una distanza tra le parole e i fatti, non sono riuscite a creare ambienti veramente inclusivi.
Come essere una donna davvero libera nel 2025?
Per le ragioni sopra citate, vivere nel 2025 per una donna può significare una combinazione di emozioni contrastanti: un senso di empowerment, ma anche di sfida e frustrazione. È un periodo in cui le donne sono più consapevoli della loro forza e delle possibilità che hanno a disposizione, ma anche in cui le aspettative e le pressioni sociali sono un aspetto costante della loro vita quotidiana.
Essere una donna davvero libera nel 2025 è un obiettivo ambizioso e al contempo profondamente importante, che richiede coraggio, consapevolezza e un costante lavoro di auto-accettazione. La libertà per una donna oggi non è solo l’accesso a opportunità o diritti, ma la capacità di vivere autenticamente, indipendentemente dalle aspettative sociali, culturali e personali.
La libertà è scegliere la propria carriera, il proprio percorso di vita, i propri interessi e passioni, senza dover rispondere a un modello predefinito. Questo significa anche avere la possibilità di cambiare rotta, reinventarsi, senza la paura di essere giudicate. Nel 2025, il concetto di “successo” è sempre più fluido, e ogni donna ha il diritto di definire cosa significa per lei avere una vita soddisfacente.
La libertà vera nasce quando ci si permette di essere se stessi, senza paura di mostrarsi vulnerabili, imperfetti o diversi. In un’epoca in cui l’immagine spesso prevale sulla sostanza, imparare a lasciar andare l’idea di perfezione è fondamentale. Essere libere oggi significa sentirsi libere di esprimere le proprie emozioni, il proprio corpo, i propri pensieri e desideri senza doverli mascherare per adattarsi agli standard.
La libertà non è solo fisica, ma anche mentale ed emotiva. Essere una donna libera nel 2025 significa anche liberarsi dalle catene della colpa, del rimpianto, e dalle aspettative. Si tratta di imparare a dire “no” senza sentirsi egoiste, di stabilire confini sani nelle relazioni e di prendersi il diritto di dire “sì” solo a ciò che davvero arricchisce la propria vita. È la libertà di non essere giudicate per le scelte che riguardano il proprio corpo, la maternità, la carriera o la vita sentimentale.

Una donna davvero libera è una donna che può fare errori senza sentirsi definita da essi. La libertà di sbagliare, di apprendere dai propri “fallimenti” e di ricominciare senza paura di perdere la propria dignità. Nel 2025, dove la pressione sociale per essere sempre “perfette” è forte, è fondamentale ricordarsi che la perfezione non è un obiettivo realistico. La crescita si trova nel percorso, nelle sfide, e nei momenti in cui ci concediamo di essere vulnerabili.
Una donna libera nel 2025 deve avere la possibilità di guadagnare autonomamente, di gestire i propri soldi, di scegliere come investire nel proprio futuro senza dover dipendere da altri. La parità salariale e la possibilità di accedere a opportunità professionali senza discriminazione sono battaglie ancora da vincere, ma la libertà economica è essenziale per un’autonomia piena.
Essere una donna libera nel 2025 è un atto di coraggio quotidiano. È un percorso che non è mai lineare, ma fatto di passi avanti e indietro, di momenti di dubbi e di consapevolezza. La libertà di una donna oggi non è solo il risultato di una lotta esterna, ma un percorso interiore di accettazione, evoluzione e scelta. Significa vivere una vita che è interamente sua, dove ogni decisione, ogni passo, è guidato dal desiderio di essere autentica e vera con se stessa, senza paura di perdere ciò che non vale la pena di trattenere.
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Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE