Dottore ho la sessuolite

Guardate quanta incisività hanno le parole sulla nostra mente:

se dico “sesso”, evoco immagini e situazioni da sussurrarsi all’orecchio,

se  dico “erotismo”, condisco queste immagini di una raffinatezza alla E. L. James,

se dico “sessualità”,  pensiamo al dottore …

la sessualità è infatti quella cosa che il bambino scopre toccandosi “proprio lì …”, che nell’adolescente genera quotidiane costellazioni acneiche, e che nell’anziano si ammoscia  come un soufflé fuori forno, e quindi percepita come un problema.

La parola sessualità fa venire in mente quasi una malattia e tu, donna, vivi quel concederti una volta in più, emicrania permettendo, e tu, uomo, quell’attardarti  nelle coccole per qualche frazione di secondo prima di “venire al sodo”, come se si trattasse di un antibiotico: “proviamo così una settimana e se la sessuolite persiste facciamo le analisi …”

E allora tiriamoci una riga sopra e parliamo di sesso ed erotismo. Avverto che userò meno immagini del solito, per due motivi:

  1. la maggior parte della grafica a riguardo è o banale o troppo esplicita;
  2. sono sicuro che, dato l’argomento, leggerai lo stesso!

Dai tempi in cui Messalina si prostituiva nella suburra e dall’oscurantismo religioso che faceva ricamare alle bravi mogli sulla veste da notte la frase “non lo fo per piacer mio ma per far piacere a Iddio”, sembrano passati non secoli ma ere glaciali. Il sesso è il motore del mondo, è sempre esistito e imprescindibile dalla vita, altresì è uno degli aspetti  più influenzati dai tempi. Almeno all’apparenza. Dico all’apparenza perché, al di là del corollario di norme e restrizioni legate ai contesti storici e religiosi, resta il fatto che poi che cosa ciascuno faccia in camera da letto è sempre stato affar suo, come è giusto che sia.

Altro dato di fatto: il sesso, affinché venga espletato, necessita di una coppia.

Abbiamo quindi due punti fermi: la coppia e l’azione più naturale del mondo, il sesso. Ma quanto è importante il secondo per la prima?

Sapete perché la prendo così alla lontana? Perché sto cercando di evitare di cadere nella ragnatela di luoghi comuni e ovvietà sull’argomento, che potete leggere ovunque e penso che pure voi ne siate stufi: il sesso è importante, è la fiamma che tiene accesa la coppia, è l’acqua della piantina che se no muore, a letto è tutto permesso, i tabù uccidono l’amore … anzi, se ve ne vengono in mente altri vi prego di postarli nei commenti su fb, così vediamo a quanti arriviamo.

Prendiamone però a simbolo uno: “non c’è sesso senza amore”, fortunato motivo anche di una nota canzone di Venditti.

Non è vero.

La sessualità, per volerla chiamare con quel termine un po’ da clinica, è indipendente dal sentimento: il sesso, tramite il piacere che ne deriva, è una reazione istintiva e primaria del corpo che risponde alla necessità del proseguimento della specie, e l’erotismo è quel particolare modo di stimolarla affinché il piacere prevalga sullo scopo.

E l’amore? Può esistere senza sesso?

Assolutamente sì, e non mi riferisco solo alle infinite forme di amore, da quello materno a quello per l’amico o per gli animali (qualcuno può affermare che non si tratti forse di Amore con la A maiuscola?), ma anche a quello di coppia, e se volete avere un esempio di quanto grande possa essere leggete Fiesta di Hemingway.

Mi raccomando, non fraintendetemi … non sto incitando a dar sfogo ai propri istinti accoppiandoci con il primo che capita solo per onorare le leggi di natura, … sto – a fatica, lo ammetto – cercando di indurvi a dare il giusto significato agli ingredienti che generano quello squisito piatto che è la coppia.

Una coppia è infatti una sorta di sublimazione, quasi un miracolo che si ripete da sempre senza mai perdere di straordinarietà, e nell’amore reciproco il sesso si sublima e diventa opera d’arte.

 

Ecco perché ho scelto Amore e Psiche di Canova per illustrare il mio pensiero.

Lei è una mortale, bellissima, lui il più bello fra gli dei dell’Olimpo. Lui la vede e la vuole, la prende con sé ma non si mostra. Fanno sesso ogni notte; lei è felice e soddisfatta pur non avendolo mai visto, lui ha il suo magnifico giocattolo tutto per sé. Poi un giorno lei ha il coraggio di guardarlo, e s’innamora; lui si arrabbia e la caccia ma ormai è anch’egli innamorato. Come finisce? Che i due superano ogni ostacolo umano e divino e si uniscono in eterno.

Ho fatto un riassunto ignobile, che farà saltare sul mouse qualche accademico, ma la sostanza è quella: il rapporto fisico di Psiche e Amore si è sublimato in amore puro.

Anche fra di voi è probabilmente successa la stessa cosa: vi siete visti, avete provato attrazione reciproca, e così vi siete innamorati, perché al di là di tutto quel miscuglio di fremiti e gorgoglii intimi che l’attrazione fisica provoca, anche le vostre teste e i vostri cuori sono rimasti reciprocamente appagati.

 

 

Poi cosa succede? Succede semplicemente la vita, il quotidiano, che non è né romanzo, né film, né spot pubblicitario. Della vita, del quotidiano, sono parte integrante la stanchezza, i problemi, le preoccupazioni, ed essi entrano di prepotenza nelle nostre case, si siedono alle nostre tavole e si infilano pure fra le lenzuola. Come la cenetta romantica a lume di candela, o il panino smangiucchiato in due sotto un albero, diventano la quotidiana minestra con frittatina, anche la passione travolgente dei primi rapporti capita che si stemperi in una ritualità a cadenze fisse.

Tutti gridano parole grosse contro questa “routine del sesso”, additandola come la peste del secolo, ma io voglio andare contro corrente. Se fate l’amore solo di venerdì perché il giorno dopo non si lavora mentre i primi tempi sfruttavate pure la centrifuga della lavatrice, non è un segno dello sgretolarsi del vostro amore; è solo naturalissima stanchezza. Ovviamente ciò non significa che magari tu debba fare qualche sforzo in più per “centrifugare” quel rapporto pre-weekend, un analgesico per l’emicrania oppure quella particolare coccola che sai a lei piacere particolarmente … e qui mi astengo, perché non voglio entrare in affari squisitamente vostri. Non in questa sede.

 

 

Se invece il sesso è diventato un problema, significa solo che c’è un problema a monte, che può essere fisico, e allora è meglio ricorrere a un medico esattamente come se si trattasse di sinusite, oppure comportamentale, mentale, e in questo caso, ok, posso darvi una mano io.

Però, prima di chiamarmi su Skype, accertatevi che non sia solo un problema di … caldo, che non favorisce di certo i contatti fisici.

Intanto, mentre aspetto la vostra chiamata su Skype, vi auguro di cuore Buon vento! Direi che con questo clima è il migliore degli auguri che potessi farvi!

Legare l’amore al sesso è stata una delle trovate più bizzarre del Creatore.
(Milan Kundera)

L’amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande.
(Woody Allen)

 

LETTURE CONSIGLIATE

Nardone, G.
Quando il sesso diventa un problema. Terapia strategica dei problemi sessuali

Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Esperto in Terapie Brevi

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